lunedì 30 novembre 2015

#LATERRATREMA 2015 9^edizione

Quella del 2015 é stata un'edizione importante, una gioiosa festa che come sempre ha coinvolto contadini e vignaioli resistenti, ma soprattutto tante persone che vogliono sentirsi parte attiva in questo rito collettivo, vogliosi ogni anno di far tremare ancora una volta, la terra. Più che mai era importante esserci quest'anno, ed esserci in tanti, a dieci anni esatti da quel 2005 in cui l'avventura iniziò e per celebrale i 40 anni esatti dalla fondazione del Leoncavallo. 

Purtroppo non ho il tempo materiale per postare il solito articolo che ogni anno dedico alla fiera... vorrei solo dire che La Terra Trema é viva e vegeta, più forte e determinata che mai. Rimane "la fiera" più bella, vitale e gioiosa che ci sia... senza temere confronti o le sovrapposizioni di chi è arrivato dopo. La Terra Trema è un'altra cosa, non solo una fiera, ma una vera festa contadina portata nel cuore della città, un momento in cui produttori e consumatori insieme, si confrontano con senso critico, voglia di conoscenza e condivisione.

l'Almanacco n°00
La consapevolezza e la volontà di essere volutamente lontani, produttori e consumatori, da quell'idea di "qualità" propinata fino un mese fa da Expo, dalle industrie travestite da artigiani, dal "sistema" Farinetti, dai monopoli. La consapevolezza di essere eno-dissidenti.

Mi fermo qui rubando una frase da quella che è stata la più interessante novità di questa edizione... l'Almanacco n°00 de La Terra Trema, poche pagine dall'approccio fanzinaro ricche di contenuti e racconti che sanno emozionare. 

"Per noi acquistare una bottiglia di vino, significa acquistare consapevolezza e sapere, oltre che la gioia di godere di un vino come poesia"

Non resta che attendere il 2016 per festeggiare il decennale... é "politicamente" importante che a Milano la Terra continui a tremare e che i contadini con i loro trattori continuino ad invadere la città.. 

Un ringraziamento doveroso ai ragazzi del Folletto25603 e Leoncavallo che rendono tutto questo possibile ... 

fatta scorta...

I shot the chef...

ore 21.00 la fila per entrare raggiunge il sottopasso...

lunedì 23 novembre 2015

IMPERDIBILE WEEK-END @LA TERRA TREMA @MERCATO DEI VINI FIVI @VINI CORSARI

Per molti eno-appassionati lombardi (e non solo), l'autunnale week-end di fine novembre si snoda sull'asse Milano-Piacenza... poco più di un'ora di strada per districarsi tra i capannoni del Leoncavallo e quelli del quartiere fieristico di Piacenza Expo. Qualcuno si lamenta di questa sovrapposizione (polemica a mio avviso sterile... questo è il week end di Milano e del Leoncavallo, nona edizione... e diritto di anzianità acquisito... sono gli altri ad essere arrivati dopo!!), ma se da una parte è impensabile saltare anche una sola edizione della Terra Trema... dall'altra non é impossibile tentare la doppietta... Se poi volete calare il tris... è mio dovere ricordarvi, che in un  paio d'ore o poco più, potete raggiungere il Castello di Barolo per Vini Corsari. Insomma bandita ogni polemica, in alto i calici per questi tre giorni dedicati ai vini di qualità...  

Di seguito un riassunto delle tre iniziative e i produttori presenti...

LA TERRA TREMA si terrà a Milano il 27, 28 e 29 Novembre 2015 al Leoncavallo Spazio Pubblico Autogestito.
93 vignaioli e più di 600 vini, da ogni parte d’Italia e quest’anno anche dalla Francia, 3 birrifici artigianali, 25 agricoltori tra cui allevatori, orticoltori, trasformatori e i loro cibi di qualità, una miriade di sapori si confronteranno col pubblico nell’attesa manifestazione giunta alla 9° edizione.
LA TERRA TREMA tornerà al Leoncavallo nell’anno del suo 40° compleanno.
Una storia ramificata che ha attraversato tutta Milano, persistente, in eterna rivolta dal 1975 ad oggi. E sarà occasione di celebrazione gioiosa.
LA TERRA TREMA tornerà a Milano ad un mese dalla chiusura di Expo2015.
Quel che ha avuto da dire Milano/Italia non c’è piaciuto.
Anno 2015 rimane anno di morti nei campi, anno di bracciantato, di schiavismo e caporalato, rimane anno di sgomberi violenti, di emergenze abitative insanate, anno di fame continua e crudele, anno di divergenze letali.
Ripartiremo da qui. Dal ragionare profondo e collettivo su quanto è stato prodotto in questi mesi di teatro diffuso per nutrire il pianeta.
Dalle effettive economie che ha supportato, dalle degenerazioni sensoriali che ha innescato, dalla mostrificazione dell’atto del (preparare da) mangiare (e da bere): un lunghissimo tributo alla Grande Distribuzione Organizzata e ai suoi prodotti, null’altro.
Racconteremo di bracciantato e di sfruttamento, dei costi sulla pelle di una estrema capitalizzazione della produzione e distribuzione dei cibi.
Del “divin” Cracco o del “buon” Farinetti, della devozione a chef e masterchef, dell’incosciente leggerezza di Petrini, degli agricoltori, delle aspettative, della produzione e sulla distribuzione dei vini, dei cibi, dei monopoli che impone; della libertà di produrre, del vendere e distribuire; delle direttive sul consumare.
Di derive monopolistiche del vino in primo luogo.
LA TERRA TREMA accoglie agricoltori e agricoltrici, vini e vignaioli/e di qualità, contadini/e resistenti provenienti da tutta Italia (e non solo), per dar vita a tre giorni di degustazioni individuali e guidate; dibattiti e confronti pubblici; incontri informali con i produttori; acquisti diretti; concerti, proiezioni, cene a filiera diretta.
LA TERRA TREMA porta nel cuore di Milano le mille storie di agricolture partigiane e ribelli; le storie di rivolta di chi abita territori assediati da cemento, capannoni, infrastrutture devastanti calate dall’alto; le elaborazioni, condivise e partecipate, delle politiche che, ai suddetti territori, guardano, perché lì stanno nascendo/nasceranno comunità nuove, consapevoli, aperte.
Per questo LA TERRA TREMA dice NO al progetto di TANGENZIALE Magenta-Abbiategrasso-Vigevano, NO alla Tangenziale Ovest Esterna di Milano (TOEM).
Il Governo, Regione Lombardia e ANAS (!), col favore di parecchie amministrazioni del territorio, stanno procedendo alla realizzazione di questa devastante infrastruttura che dovrebbe attraversare Parco Agricolo Sud e Parco del Ticino portando a una devastazione ambientale, agricola ed economica senza ritorno.
Vi aspettiamo.

Vignaioli

ABRUZZO

Ludovico – Vittorito (AQ) Rasicci Emanuele – Controguerra (TE)

ALTO ADIGE

Brunnenhof Mazzon – Egna (BZ)

CALABRIA

‘A Vita – Cirò Marina (KR) Altomonte Antonino – Palizzi (RC) Cote di Franze – Cirò Marina (KR) L’Acino – San Marco Argentano (CS) Santino Lucà – Bianco (RC)

CAMPANIA

Cantine dell’Averno – Pozzuoli (NA) Podere Veneri Vecchio – Castelvenere (BN)

EMILIA ROMAGNA

Bini Denny – Podere Cipolla – Coviolo (RE) Gualdora – Ziano Piacentino (PC) San Polo – Castelvetro (MO)

FRIULI VENEZIA GIULIA

Foffani – Clauiano (UD) Nicolini Giorgio – Muggia (TS)

LAZIO

Occhipinti – Gradoli (VT) Podere Orto – Trevinano (VT) Villa Chiarini Wulf – Vetralla (VT)

LOMBARDIA

Alziati Annibale – Rovescala (PV) Dal Verme Camillo e Filippo – Ruino (PV) Il Gabbiano – Sondrio (SO) La Basia – Puegnago del Garda (BS) Piccolo Bacco dei Quaroni – Montu’ Beccaria (PV) Selva Pietro – Castione Andevenno (SO) Triasso e Sassella – Sondrio (SO)

MARCHE

Aurora – Offida (AP) Ca’liptra – Cupramontana (AN) Fiorano – Cossignano (AP) La Marca di San Michele – Cupramontana (AN) Vigneti Vallorani – Colli del Tronto (AP)

PIEMONTE

Buganza Renato – Piobesi D’Alba (CN) Cantine del Castello Conti – Maggiora (NO) Carussin – San Marzano Oliveto (AT) Cascina ‘Tavijn – Scurzolengo (AT) Cascina Besciolo – Gorzegno (CN) Cascina Borgatta – Tagliolo Monferrato (AT) Cascina Buia – Castellania (AL) Cascina Carrà – Monforte d’Alba (CN) Cascina del Monastero – La Morra (CN) Cascina Gatasso – Roddino (CN) Cascina Zerbetta – Quargnento (AL) Curto Marco – La Morra (CN) Eraldo Revelli – Farigliano (CN) Garella – Masserano (BI) Il Mongetto – Vignale Monferrato (AL) La Morella – Carezzano (AL) La Viranda – San Marzano Oliveto (AT) LeViti – Dogliani (CN) Lo Zerbone – Rocca Grimalda (AT) Manera – Alba (CN) Piatti Antonella – Mazzè (TO) Principiano Giuseppe – Monforte d’Alba (CN) Quat Gat: Baldin MatteoCaligaris Luca, Patriarca Franco – Gattinara (VC) Roccheviberti – Castiglione Falletto (CN) Tenuta Grillo – Gamalero (AL) Terre di Maté – Pasturana (AL)

PUGLIA

Pantun – Mottola (TA) Tenuta Patruno Perniola – Gioia del Colle (BA)

SARDEGNA

Orgosa – Orgosolo (NU)

SICILIA

Barraco Nino – Marsala (TP) Bosco Falconeria – Partinico (PA) Cantine Barbera – Menfi (AG) Dos Tierras – Petrosino (TP) Enò-Trio di Nunzio Puglisi – Randazzo (CT) Lantieri – Punta dell’Ufala – Vulcano (ME) Valcerasa – Bonaccorsi – Randazzo (CT) Viteadovest – Marsala (TP)

TOSCANA

Casina di Cornia – Castellina in Chianti (SI) Dalle Nostre Mani – Fucecchio (FI) Fattoria Majnoni Guicciardini – Barberino Val d’Elsa (FI) I Botri di Ghiaccioforte – Scansano (GR) Il Cerchio – Capalbio (GR) La Pievuccia – Castiglion Fiorentino (AR) Monastero dei Frati Bianchi – Fivizzano (MS) Paterna – Terranuova Bracciolini (AR) Prato al Pozzo – Cinigiano (GR) Sàgona – Loro Ciuffenna (AR) Sant’Agnese – Piombino (LI) Sorelle Palazzi – Morrona (PI) Terra d’Arcoiris – Chianciano Terme (SI) Terre Apuane – Marina di Carrara (MS)

TRENTINO

Maso Bergamini – Cognola di Trento (TN)

UMBRIA

Calcabrina – Montefalco (PG) Cantina Margò – Perugia (PG)

VENETO

Aldrighetti Lorenzo e Cristoforo – Marano di Valpolicella (VR) Alla Costiera – Vò (PD) Le Bignele – Marano di Valpolicella (VR) Monte Dall’Ora – San Pietro in Cariano (VR) Monteforche – Vò (PD)

FRANCIA / BORDEAUX

Chateau Pascaud Villefranche – Barsac (Drôme)


Birrifici

LOMBARDIA

Birrificio Ma’aM – Abbiategrasso (MI)

PIEMONTE

Birrificio a Bassa Velocità – Cels – Exilles (TO)

MARCHE

Birrifirma – Sant’Elpidio a Mare (FM)


Agricoltori e Artigiani

ABRUZZO

Lu Cavalire – Fontanelle di Atri (TE) Valle Scannese di Rotolo Gregorio – Scanno (AQ)

CAMPANIA

Minieri Michele – Carife (AV)

EMILIA ROMAGNA

Appennino che resiste – Valmozzola (PR)
Piccolo Forno Marziali
– Saludecio (RN)
Podere Casa Schizzati – Sala Baganza (PR)

LOMBARDIA

AGRIpiccola – Telgate (BG) Apicoltura Veca – Milano (MI) Caffè Malatesta – Galbiate (LC) Cascina Caremma – Besate (MI) Cascina Contina – Rosate (MI) Cascina Selva – Ozzero (MI) La torta fatta in casa – Zelo Buon Persico (LO) Strawberry Fields – Corbetta (MI)

PIEMONTE

Argalà – Boves (CN) Beni di Busonengo – Villarboit (VC)
Cascina Artusi
– Cerano (NO)
Le Dolci Operaie e Ranghino Az. Agr. – Arborio (VC) Pelizza Giancarlo – Romano Canavese (TO) Roberta Capanna – Valgrana (CN)

PUGLIA

Associazione Terrasud – Monopoli (BA)

SICILIA

Iacono Corrado – Noto (SR) Riber Navel – Ribera (AG)

TOSCANA 

Forra’pruno – Lamporecchio (PT) La Bucolika – Fazzano Fivizzano (MS) Le Selvatiche Toscane – Montespertoli (FI)


* TUTTO QUELLO CHE VOLETE SAPERE... ORARI, INDIRIZZI, CONCERTI, DIBATTITI  >  http://www.laterratrema.org










Il Mercato dei Vini dei Vignaioli: 330 sguardi sull’Italia del vino

Sabato 28 e domenica 29 novembre appuntamento a Piacenza Expo con la quinta edizione del Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti.
La più grande mostra-mercato di vini in Italia raggiunge quest’anno il numero record di 330 espositori, provenienti da ogni regione italiana. Tutti produttori aderenti alla FIVI (Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti), associazione che raccoglie e rappresenta i vignaioli che seguono l’intera filiera produttiva, curando di persona ogni passaggio, dalla vigna alla bottiglia.
A Piacenza quindi non ci saranno solo vini da degustare, con oltre 2000 etichette disponibili, ma il visitatore potrà immergersi nell’Italia vitivinicola attraverso l’incontro diretto con chi coltiva l’uva e produce personalmente il vino. Vignaioli che attraverso il proprio lavoro sono divenuti custodi del territorio e oggi ne sono narratori appassionati e autentici. Si potranno così conoscere le varietà, le tecniche di produzione, le difficoltà e le soddisfazioni di un’agricoltura legata alle tradizioni e aperta alle sfide di domani.
Oltre ai vini, che si potranno anche acquistare in fiera direttamente dai produttori, ci saranno anche formaggi, salumi, pani tradizionali, dolciumi e altre specialità gastronomiche riunite nell’area dedicata agli Artigiani del cibo.
Quattro le degustazioni guidate per conoscere da vicino i territori e i produttori che li hanno nobilitati: La Franciacorta, con una panoramica sul territorio; Tenute Dettori, con un percorso tra gli autoctoni sardi; Villa Bucci, con una verticale di cinque annate di Verdicchio; Mascarello, con Barolo, Dolcetto e Freisa. Attesa infine per conoscere il nome di chi riceverà il Premio Romano Levi dedicato al Vignaiolo dell’Anno.

_________________________
Mercato dei vini in breve:
Quando: sabato 28 e domenica 29 novembre 2015
Dove: PiacenzaExpo (quartiere fieristico, casello autostrada A1 Piacenza Sud)
Orario di apertura al pubblico: Sabato dalle 12.30 alle 20.30 | Domenica dalle 11.00 alle 19.00
Ingresso: € 15.00 comprensivo di catalogo e bicchiere per degustazioni
Ingresso ridotto: € 10.00 per soci AIS – FIS – FISAR – ONAV e SLOW FOOD
(il socio deve mostrare tessera valida dell’anno in corso)
I minorenni non pagano l’ingresso e non possono effettuare degustazioni.



ABRUZZO

LUIGI CATALDI MADONNA (AQ) - DE FERMO (PE) -  AUSONIA (TE) - DE ANGELIS CORVI (TE)
BASILICATA
CAMERLENGO (PZ) - MUSTO CARMELITANO (PZ) - PODERE LUCANO (PZ)
CALABRIA
TENUTE PACELLI (CS) - CATALDO CALABRETTA VITICOLTORE (KR) - SERGIO ARCURI (KR) - LUCÀ (RC) - CASA COMERCI (VV)
CAMPANIA
PIETRACUPA (AV) - CAPOLINO PERLINGIERI (BN) - CANTINA FOSSO DEGLI ANGELI (BN) - MUSTILLI (BN) - VINI ORSINI (BN) - MASSERIA CAMPITO (CE) - NANNI COPE‘ (CE) - CASA DI BAAL (SA) - LUIGI MAFFINI (SA) - MONTEVETRANO (SA)
EMILIA ROMAGNA
TERRE DI MACERATO (BO) - MARTA VALPIANI (FC) - BONI LUIGI (MO) - CAVALIERA (MO) - PODERE IL SALICETO (MO) - TERRAQUILIA (MO) - BORRI GRAZIELLA (PC) - CASA BENNA (PC) - CASCINOTTA (PC) - MARCO CORDANI (PC) - ILLICA (PC) - LA STOPPA (PC) - LA TOSA (PC) - TERZONI CLAUDIO (PC) - TORRE FORNELLO (PC) - UCCELLAIA (PC) - MARENGONI (PC) - VITIVINICOLA VALLA (PC) - ANTONIO ALDINI (PR) - ANCARANI  (RA) - CANTINA SAN BIAGIO VECCHIO (RA) - COSTA ARCHI (RA) - GALLEGATI (RA) - REGGIANA (RE)
FRIULI VENEZIA GIULIA
FERLAT SILVANO (GO) - IL CARPINO (GO) - KEBER EDI (GO) - KORSIC RODOLFO (GO) - RACCARO (GO) - STELLA (GO) - TERRE DEL FAET (GO) - BORGO DELLE OCHE (PN) - LE FAVOLE (PN) - RIVE COL DE FER (PN) - AQUILA DEL TORRE (UD) - BORGO DEI SAPORI (UD) - FALCON (UD) - FEUDO DEI GELSI (UD) - FLAIBANI (UD) - SARA E SARA (UD) - VIGNAI DA DULINE (UD) - VILLA JOB (UD)
LAZIO
CASALE CERTOSA (RM) - DE SANCTIS LUIGI (RM) - RICCARDI REALE (RM) - SANTO IOLO (RM) - PODERE ORTO (VT)
LIGURIA
VISAMORIS (IM) - IL TORCHIO (SP)
LOMBARDIA
ANTICA TESA (BS) - BOSIO (BS) - CANTINA FLONNO (BS) - CANTRINA (BS) - CAVALLERI (BS) - CORTE FUSIA (BS) - IL MOSNEL (BS) - LAZZARI (BS) - PASINI SAN GIOVANNI (BS) - PERLA DEL GARDA (BS) - SAN CRISTOFORO (BS) - TOGNI REBAIOLI (BS) - VALLECAMONICA (BS) - ZATTI GIOVANNI (BS) - ANTONIO PANIGADA (MI) - FAVERZANI (MI) - ALESSIO BRANDOLINI (PV) - BRANDOLINI PIETRO (PV) - CAMILLO E FILIPPO DAL VERME (PV) - CASTELLO DI STEFANAGO (PV) - FRECCIAROSSA (PV) - MARTILDE (PV) - MARCO VERCESI (PV) - PADROGGI LUIGI E FIGLI (LA PIOTTA) (PV) - PICCHIONI ANDREA (PV) - PICCOLO BACCO DEI QUARONI (PV) - PIETRO TORTI (PV) - TENUTA BELVEDERE (PV) - TENUTA PERCIVALLE (PV) - TORRAZZETTA (PV) - ARPEPE (SO) - CASCINA PIANO (VA)
MARCHE
ANGELI DI VARANO (AN) - BROCCANERA (AN) - FRATELLI BUCCI (AN) - LA MARCA DI SAN MICHELE (AN) - PERUZZI LIANA (AN) - PODERE G.M. GIUSTINI (AN) - TENUTA SAN MARCELLO (AN) - CAMELI IRENE (AP) - EMANUELE DIANETTI (AP) - FIORANO (AP) - LA VALLE DEL SOLE (AP) - PANTALEONE (AP) - PS WINERY (AP) - VIGNETI VALLORANI (AP) - BOCCADIGABBIA (MC) - SANTORI MARA (MC)
MOLISE
CIGLIANO (CB) - CLAUDIO CIPRESSI (CB)
PIEMONTE
CASCINA BANDIERA (AL) - CASCINA BOCCACCIO (AL) - CASCINA BOCCIA (AL) - CASCINA GENTILE (AL) - CASCINA LA SIGNORINA (AL) - CASTELLO DI GRILLANO (AL) - CORTE SOLIDALE (AL) - FIORDALISO (AL) - IL POGGIO (AL) - LE MARNE (AL) - OLTRETORRENTE (AL) - TENUTA GRILLO (AL) - ROCCA RONDINARIA (AL) - ROCCO DI CARPENETO (AL) - VIGNETI BOVERI GIACOMO (AL) - VIGNETI MASSA (AL) - AVEZZA PAOLO (AT) - BEPPE BOCCHINO GIUSEPPE (AT) - CA DEL PRETE (AT) - CA’ ED CERUTTI (AT) - CASA BUFFETTO (AT) - CASCINA BARISEL (AT) - CASCINA GARITINA (AT) - CERUTTI (AT) - CORDARA CLAUDIA (AT) - CRIVELLI MARCO (AT) - EREDE DI CHIAPPONE ARMANDO (AT) - FORTETO DELLA LUJA (AT) - TENUTA SANTA CATERINA (AT) - ABBONA ANNA MARIA (CN) - ADRIANO MARCO E VITTORIO (CN) - CA’ DI CAIRE’ (CN) - CA’ RICHETA (CN) - CASCINA MELOGNIS (CN) - CIABOT BERTON (CN) - CORTESE GIUSEPPE (CN) - DROCCO RENZO (CN) - E. MOLINO (CN) - FRATELLI AIMASSO (CN) - GIORDANINO TERESIO (CN) - LA FUSINA (CN) - TENUTA IL FALCHETTO (CN) - VALLETTI (CN) - BARBAGLIA (NO) - CASTALDI FRANCESCA (NO) - GILBERTO BONIPERTI (NO) - LE PIANE (NO) - MAZZONI TIZIANO (NO) - PODERE AI VALLONI (NO) - FAVARO BENITO (TO) - ILARIA SALVETTI (TO)
PUGLIA
CANTINE CARPENTIERE (BA) - FRANCO DI FILIPPO (BT) - SAN RUGGIERO (BT)
L’ASTORE MASSERIA (LE) - CANTINA DI SAVA PALMENTO GALILEI (TA) - CANTINA NISTRI (TA) - MORELLA (TA)
SICILIA
BARONIA DELLA PIETRA (AG) - FENECH FRANCESCO (ME) - TENUTA ENZA LA FAUCI (ME) - SPADAFORA DEI PRINCIPI DI SPADAFORA (PA) - ARMOSA (RG) FEUDO RAMADDINI (SR)
TOSCANA
BUCCELLETTI (AR) - LA SALCETA (AR) - PODERE BELLOSGUARDO (AR) - CANDIALLE (FI) - CASALE DI GIGLIOLI (FI) - FATTORIA DI POGGIOPIANO (FI) - LE CINCIOLE (FI) - PAOLO MARCHIONNI VIGLIANO (FI) - PODERE GUALANDI (FI) - SOLATIONE (FI) - TERRE DI GIOTTO (FI) - VILLA DEL CIGLIANO (FI) - IL CIVETTAIO (GR) - L’APPARITA (GR) - MURALIA (GR) - PODERE POGGIO AL GELLO (GR) - PODERE RANIERI (GR) - PODERE RIPARBELLA (GR) - RASCIONI&CECCONELLO (GR) - SAN GABRIELE ARCANGELO (GR) - SIMONA CECCHERINI (GR) - TENUTE PERINI (GR) - GUADO AL MELO (LI) - MACCHION DEI LUPI (LI) - MICHELE SATTA (LI) - NANNINI MARSILIO (LI) - TENUTA DELLE RIPALTE (LI) - IL CALAMAIO (LU) - PODERE CONCORI (LU) - TENUTA DELLO - SCOMPIGLIO (LU) - TENUTA DI VALGIANO (LU) - CASTELDELPIANO (MS) - BORGARUCCIO (PI) - DUEMANI (PI) - LA MERCARECCIA (PI) - PIETRO BECONCINI (PI) - PIEVE DE PITTI (PI) - PODERE MORAZZANO (PI) - TENUTA DI GHIZZANO (PI) - CANNETA (SI) - CASINA DI CORNIA (SI) - CASTELLO DI RIPA D’ORCIA (SI) - FATTORIA POGGIARELLO (SI) - ISTINE (SI) - PALAZZO DI PIERO (SI) - PARADISONE (SI)
TRENTINO ALTO ADIGE
BEFEHLHOF (BZ) - BERGMANNHOF (BZ) - GARLIDER (BZ) - GLASSIERHOF (BZ) - GRIESBAUERHOF (BZ) - HADERBURG (BZ) - MANINCOR (BZ) - MARTIN ABRAHAM (BZ) - MASO THALER (BZ) - MESSNERHOF (BZ) - PARDELLERHOF MONTIN (BZ) - PATRICK UCCELLI (BZ) - TENUTA LIESELEHOF (BZ) - TENUTA UNTERHOFER (BZ) - THOMAS NIEDERMAYR HOF GANDBERG (BZ) - THURNHOF (BZ) - WEINGUT UNTERORTL (BZ) - WEINHOF KOBLER (BZ) - BALTER (TN) - BELLAVEDER (TN) - CESCONI (TN) - EREDI DI COBELLI ALDO (TN) - FILIPPI MATTIA (TN) - GRIGOLLI BRUNO (TN) - LONGARIVA (TN) - MASO BERGAMINI (TN) - POJER E SANDRI (TN) - ZANOTELLI (TN)
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VENETO
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FRANCIA
DOMAINE TENON - VIGNOBLE SIMONNOT
 

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mercoledì 18 novembre 2015

PINOT NERO 2010 - Toscana I.G.T. - Voltumna


Se avete passato uggiosi pomeriggi a consumare i vinili di Joy division, The Cure, Siouxsie and the Banshees,  Bauhaus... non potete rimanere indifferenti al pinot nero di Voltumna.



C’è un filo conduttore che unisce il Pinot Nero 2010 di Voltumna con il VB1 di Selvadolce del precedente post. La scelta delle pratiche biodinamiche in primis, mentre il secondo motivo è più "personale", riferendomi a luogo e giorno di acquisto delle due bottiglie, entrambe provenienti dai banchi assaggi di Vini di Vignaioli. Nel caso di Voltumna però, il giro assaggi è stato decisamente più “movimentato”, con la possibilità di assaggiare e parlare di tutte le etichette presenti. Così dovrebbe essere sempre. 

Ricordo che lì sul momento, mi era maggiormente piaciuto il sangiovese, ma alla fine è stata la curiosità di provare questo versione toscana di pinot nero ad avere la meglio. Sono passati quasi due anni da quel giorno, e ci volevano tutti per permettere al vino di presentarsi in splendida forma e generare nel sottoscritto un certo entusiasmo. Gimmagino il volto dei nostrani “pinottari” (si può dire?#?!) che accolgono con ghigno malefico questa mia affermazione "entusiastica" al cospetto di un pinot toscano. Ma il vostro ghigno è dettato dallo snobbismo di un palato viziato (beati voi…) da troppi pinot noir e blauburgunder... e mi raccomando... che siano della Côte d’Or o dell’altopiano di Mazzon!

Lasciate che vi spieghi il mio entusiasmo... è generato non solo da quanto ho ritrovato nel bicchiere, ma da tutto il progetto Voltumna, a partire dal termine “collettivo” (purtroppo sempre più in disuso...) che copio-incollo dal loro sito e che riassume l’essenza di questo progetto agricolo: Voltumna è’ un progetto collettivo nato per condividere la passione per l’agricoltura, come attività che pone l’uomo in un continuo confronto/incontro con la natura.” Tutto il resto arriva di conseguenza… la scelta di coltivare la vite con metodo biodinamico, seguire i ritmi della natura, mantenere viva la biodiversità di un luogo (siamo a Dicomano, nella valle del Mugello), dove i vigneti sono ancora circondati dai boschi. 

E' una zona di media collina sui 300 metri, zona caratterizzata da escursioni termiche importanti, soprattutto nei mesi estivi, durante i quali si alternano calde e assolate giornate di sole a nottate fresche. I terreni sono argillosi e ricchi di galestro (siamo nella zona famosa al mondo per il Chianti Rufina), e nei pochi ettari vitati vengono allevati principalmente pinot nero e ovviamente sangiovese, che è anche il vigneto più vecchio. Michele Lorenzetti ha dato il via, ma dal 2012 sono Marzio Politi e sua moglie a gestire con sudore e passione l’azienda agricola, costituendo la cooperativa che prende appunto il nome di Voltumna. 

Tre vini rossi in tutto per sfiorare quota 10.000 bottiglie. Un particolare blend di Sangiovese e Pinot Nero (85 a 15) confluiscono nello "Zeno" il vino numericamente più importante (oltre 5000 bottiglie), mentre il resto della produzione offre la purezza del sangiovese da viti trentennali (denominato Querciolo) e il pinot nero, da due vigne del 2005 situate nel punto più elevato dell’azienda e immerse nel bosco (denominato semplicemente pinot nero, ma diventerà Silene dal 2011).   

L’approccio “natur” non può essere limitato al vigneto e così anche in cantina si opera in continuità, attraverso un lavoro di sottrazione che permette al vitigno di esprimersi con vitalità ed integrità. Il contenuto delle 2880 bottiglie “imbottigliate” nel 2010, ha fermentato con i propri lieviti, Affinato per 18 mesi in barrique di rovere al secondo e terzo passaggio, senza subire filtrazioni e chiarifiche. Gradazione alcolica importante di 14.5% vol. e prezzo al banco assaggi di 15euro, oltre le 20 in enoteca. 

Siamo al cospetto di un pinot nero dalla forte identità, segnato da un forte legame con il luogo di appartenenza. Vorrei provare a rendere l’idea… Ripensate per un attimo al “Borgogna style”, ovvero vini a tinte tenue, esili e dai profumi delicati che tutti conosciamo… ecco il pinot nero “Voltumna Style” è un’altra cosa. Rimane certo un denominatore comune che è ovviamente il vitigno… riconoscibile al sorso come è giusto che sia e come deve essere, perché chi compra pinot nero di sicuro vuole sentirlo nel bicchiere. Ma quello di Voltumna è il pinot nero che avrebbe voluto bere Ian Curtis nei suoi momenti di depre... e di sicuro gli avrebbe fatto bene. Ma erano altri tempi...

E’ vino a tinte darkeggianti, scuro e se mi passate il termine “selvatico”. E’ come se quel bosco che circonda il vigneto lo ritrovassimo nel bicchiere. E’ un pinot più autunnale che primaverile, con le note di frutti a bacca rossa, lavanda e spezie, intrecciate a sentori di sottobosco erbacei e terrosi, richiami di incenso e sbuffi balsamici. L’alta gradazione non “alcolizza” il tutto, mantenendo un’ottima piacevolezza di beva e una tensione gustativa che non va mai scemando, grazie anche ad un’acidità sostenuta. Ottimo al sorso, dove mantiene la linearità e la pulizia che ci aspettiamo da un pinot nero, ma sa anche “graffiarci”, farci sentire la vitalità dei suoi tumulti giovanili, la rusticità del lavoro contadino, in attesa di acquisire vendemmia dopo vendemmia la saggezza dei grandi. Non dimentichiamoci che con il 2010 siamo solo alla prima annata prodotta!! 

Vino tutt’altro che “imbalsamato” mi è piaciuto un sacco, un bel esordio, e non a caso nel giro “underground” già se ne parla da un pezzo. Se avete passato uggiosi pomeriggi a consumare i vinili di Joy Division, The Cure, Siouxsie and the Banshees,  Bauhaus, (e mettiamoci anche gli Smith... perché Morrisey si ascolta a prescindere...), non potete rimanere indifferenti al pinot nero di Voltumna.
P.s. molto belle le etichette. 


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da "Le vie del vino" di Jonathan Nossiter... < - In cantina questo Volnay, che qui é a 68 euro, ne costa più o meno 25. Quindi non sono i De Montille ad arricchirsi. Ma quando arriva a Parigi o a New York, il vino costa almeno il doppio che dal produttore. - Quindi per noi che abitiamo in Francia val la pena di andare a comprare direttamente da lui. - Si in un certo senso, il ruolo dell'enoteca in città è quello di aprirti le porte per farti scoprire il tuo gusto personale, e di esserti utile quando hai bisogno di qualcosa rapidamente. Poi spetta a te stabilire una relazione diretta con il produttore >

NON STRESSATECI IN ENOTECA !!

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...Anche se sono un po’ più giovane e indosso il parka con le pins non significa che entro per mettermi sotto il giubbotto le bottiglie di Petrus fiore all’occhiello della vostra enoteca, quindi evitate di allungare il collo o sguinzagliarmi alle spalle un commesso ogni volta che giro dietro allo scaffale.