giovedì 24 luglio 2014

DONNA MARGHERITA 2011 - Barbera d'Alba D.O.C. - Giovanni Rosso



...classico nello stile, ma davvero ben fatto e nonostante qualche rotondità di troppo, riesce ad essere possente ma godibile, in una fusione perfetta di "atmosfere" moderne, che non sminuiscono il carattere del vitigno.


Giovanni Rosso é un nome che conta nel mondo del Barolo, grazie al lavoro di Davide Rosso, che in questi ultimi anni ha dato grande slancio alla cantina, attraverso un approccio dinamico e imprenditoriale che riesce a coniugare tradizione ed innovazione come pochi... C'è spirito imprenditoriale per un mercato che guarda soprattutto all'estero, ma anche un bagaglio familiare che affonda le radici in un secolo di storia langarola, che in un percorso di crescita numerica e qualitativa, ha portato Davide a valorizzare i cru aziendali e firmare alcuni dei Barolo più interessanti che ci sono in circolazione. Facendo un po' di orine... dobbiamo partire dalla località Baudana a Serralunga d'Alba, dove a sede la rinnovata cantina e da oltre 100 anni la famiglia Rosso è proprietaria dei cru Cerretta, La Serra, Broglio, Meriame, Sorano, Costa bella, Lirano e Damiano, oltre alla leggendaria Vigna Rionda, per alcuni la Romanée-Conti di Barolo. Se i vari cru di Barolo, rappresentano indiscutibilmente il fiore all'occhiello di questa azienda agricola, é giusto ricordare che ad oggi sono circa 100.000 le bottiglie prodotte, e che si vinificano anche altri classici piemontesi come il Dolcetto, la Barbera d'Alba Donna Margherita, il Nebbiolo e un Langhe Bianco da uve Sauvignon per un totale di circa 15ha vitati.

La Barbera che vado a stappare é figlia dell'assemblaggio di uve vinificate in purezza e provenienti dai vigneti Ceretta, Costa Bella, Liriano, Damiano a Serralunga e La Valle del Mondo in località Roddino. La "lavorazione" prevede la vendemmia verso fine ottobre, quando le uve sono ben mature, a cui seguono 18 giorni di fermentazione in acciaio a temperatura controllata, senza aggiunta di lieviti selezionati. Conclusione con affinamento nei legni di rovere francese da 25hl per circa un anno e imbottigliamento senza filtrazioni.

Compatta ed impenetrabile, tinta di un rosso rubino tendente al granato, si presenta piuttosto classica all’olfatto, un naso concentrato molto piacevole e un po’ ruffiano, tra un frutto rosso maturo e dolce, una vena alcolica persistente che scalda (14.5%vol.), speziatura che conferisce un tocco di piccante, il tutto ammorbidito da un sapiente affinamento nei legni. La beva è assai piacevole, vino rotondo che riempie bene il palato, concentrato e corposo, con tannino importante ma perfettamente integrato. Il sorso è sanguineo, succoso e coinvolgente, ha un grande potenziale estrattivo e il finale lungo e persistente, chiude con ottima corrispondenza gusto-olfattiva.

Vi dico subito che organoletticamente parlando è un vino davvero ben fatto, pulito e preciso, l’ho trovato gustoso e si è costantemente costretti a riempire il bicchiere fino all’ultima goccia. Certo amo maggiormente i contrasti delle barbere monferrine, con quel tocco rustico che fa un po’ osteria, in un continuo duello tra acidità e dolcezza. Qui il vino è sicuramente meno “originale”, più classico nello stile, ma davvero ben fatto e nonostante qualche rotondità di troppo, riesce ad essere comunque possente ma godibile, in una fusione perfetta di "atmosfere" moderne, che non sminuiscono il carattere del vitigno.

Per la cronaca, ho acquistato il Donna Margherita un annetto fa all’Esselunga, conoscendo già il nome di Rossi per il Barolo. Quando ho visto la sua Barbera in offerta a poco più di nove euro non me la sono fatta scappare, nonostante negli ultimi anni per scelta, non compro praticamente più bottiglie presso la GDO.

E' un’ottima Barbera che può incontrare il gusto di molti, anzi, non può non piacere, ed é quindi utilissima per una cena tra amici non troppo pretenziosi, ma con un po' di buon gusto. Peccato solo per il cambio di etichetta (quella vecchia disegnata in stile "poster" era bellissima), ma comunque anche esteticamente, nella più classica delle bottiglie langarole (Albeisa) fa la sua bella figura. Prezzo in enoteca sulle 13-15 euro… ma se vi capita di andare all’Esselunga date un occhio allo scaffale “enoteca” e se la trovate… approfittatene. Sicuramente tra i migliori produttori che si possono trovare in un supermercato. Un bel bere...

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