venerdì 9 settembre 2011

I CAMPARELLI 2009 - Montecucco Sangiovese D.O.C. - Az. Agr. Sant'Anna

...L'autentica toscanità dei produttori si rispecchia al 100% in questa bottiglia, dalla semplice linea grafica della sua etichetta, al carattere deciso del suo vino, figlio del terroir e delle persone che nel tempo se ne sono prese cura.


Ecco il racconto di Gaia e Stefano, i due amici che mi hanno portato questa bottiglia di Montecucco Sangiovese, che ho il piacere di assaggiare per la prima volta... 

"Eravamo in campeggio a Capalbio e l'ultimo giorno dopo aver caricato la tenda ci siamo diretti nell'entroterra maremmano, su e giù per le colline, alla ricerca di un agriturismo "vero" e toscano dove poter pranzare e comprare un po' di vino e prodotti tipici"..."non ci crederai, nonostante ci sia una gran quantità di indicazione con scritto agriturismo, cucina casalinga, vendita vino ecc..siamo riusciti a mettere qualcosa sotto i denti solo alle due del pomeriggio, dopo essere stati rimbalzati da 4-5 agriturismi. Uno diceva che era tardi e non cucinava più, un altro era gestito da uno svizzero, addirittura uno ci ha detto di tornare in paese se volevamo mangiare"..."così alla fine abbiamo fermato un contadino su un trattore che ci ha consigliato un vero agriturismo gestito da produttori toscani del posto"..."così seguite le indicazioni siamo arrivati all'azienda agricola Sant'Anna a Cinigiano e finalmente abbiamo trovato persone ospitali, gentili e con una gran voglia di raccontarci della loro attività". "Abbiamo stramangiato, bevuto due bocce di rosso e comprato un bel po' di vino, prodotto da questi accoglienti signori". 

Potrei concludere qui la recensione se il mio blog non raccontasse delle bottiglie bevute, ma facesse analisi e considerazioni sul mondo del vino (che comunque mi piace fare proprio quando racconto delle bottiglie degustate.. bisogna sempre fare un'analisi critica e conoscere i produttori giusto??). 

La considerazione é lampante.. non tanto per il fatto che l'agriturismo Sant'Anna sia un posto bellissimo e molto ospitale, quanto in merito all'attuale situazione della campagna Toscana, una terra e un vino unico, dove però si fatica a trovare autentici contadini e produttori, che sanno interpretare nel giusto modo il concetto di ospitalità, il piacere di far conoscere i propri prodotti con orgoglio e cultura contadina, che sanno dimostrare vero amore per la propria terra. Certe zone dell'entroterra Toscano sono aimé occupate da persone che nel vino e nell'attività agrituristica, vedono solo una buona occasione per investire denaro e fare business, perdendo così nel corso degli anni la cultura rurale del posto.

Sono forse legato ad un immaginario rurale "idealizzato" che non esiste più? E allora avanti americani, svizzeri e milanesi, arrichitevi nelle terre che i contadini toscani non possono più permettersi di comprare, avanti con i Supertuscan e le bottiglie da spedire a Parker e compagnia... così si spezza il legame tra la "madre terra" e l'uomo, il piacere di tramandare i segreti del terroir da padre in figlio, la volontà di creare un rapporto diretto tra produttore e consumatore. Meglio comprare i terreni a colpi di euro e impiantarci Merlot e Cabernet, costruire avveneristiche cantine, investire nel miglior sommelier del momento e comprare barriques nuove di pacca, così da sfornare Supertuscan che, con la pubblicità giusta e qualche recensione benevola, possono essere vendute nei mercati internazionali a prezzi da paura... 

Esagero?? Forse... ma non troppo, e mi rallegro quando con un po' di impegno e di ricerca, anche tra queste colline si riescono a trovare "toscanacci" genuini, che sanno gioire (e far gioire noi) con i loro prodotti che sapientemente coltivano in questa generosa terra. 

Giù il cappello quindi per questo vino, che non é un "supervino" e forse non prenderà mai i 90 punti su WS, ma é una bottiglia splendida nella sua semplicità, nel suo sapere "naturalmente" di... vino. Sto parlando del vino "I Camparelli" prodotto dall'Az. Agr. Sant'Anna in quel di Cinigiano, provincia di Grosseto. Si tratta di un vino rosso dell'area denominata Montecucco D.O.C. Una D.O.C. la cui disciplinare identifica non una tipologia di vino ma bensì un'area produttiva (tipo la Riviera Ligure di Ponente D.O.C. che identifica vini diversi ma con uve coltivate e trasformate nella Liguria occidentale). E' così che sotto questa denominazione troviamo il Montecucco Rosso, il Sangiovese, il bianco e il vermentino. Almeno fino a quest'anno, dato che proprio nel 2011 il Montecucco Sangiovese ha ottenuto la D.O.C.G. E' proprio questa tipologia di vino che andiamo ad assaggiare, vendemmia 2009, quindi ancora a denominazione D.O.C. 

Trattandosi di un regalo non ho informazioni in merito al processo che porta alla trasformazione delle uve in vino, ma stando a quanto mi hanno riferito i miei "pusher del vino", viene utilizzato Sangiovese (85% minimo) e una piccola parte di Ciliegiolo. Vinificazione e affinamento seguono i dettami della disciplinare, con immissione delle bottiglie nel mercato a circa un anno dalla vendemmia. 

Alla vista presenta un colorito rosso rubino di media intensità e discreta limpidezza. Al naso risulta vinoso con buona intensità e persistenza. Il bouquet piuttosto chiuso, dove una decisa vena alcolica (14%vol.) sorregge sentori di frutta a bacca rossa, ma anche note floreale e soprattutto speziate. Nell'insieme un naso semplice e non particolarmente fine, ma piacevolmente deciso, intenso e carico. Al palato risulta amarognolo e alcolico, sapido e caldo, giustamente tannico e di buon corpo. Il retrogusto ha una buona corrispondenza con il naso, con buone sensazioni dolciastre di frutta matura, mentre il finale di buona persistenza da la giusta importanza ad un vino rustico e "contadino" ma ben fatto.

Personalmente ho apprezzato molto questa versione di Sangiovese Montecucco dell'agricola Sant'Anna, un vino che sa soprattutto di "uva", magari non raffinato ed equilibrato, per qualcuno "poco moderno", ma é una positiva sensazione di "naturale rusticità" che ci permette di bere questo vino con il sorriso sulle labbra. 

L'autentica toscanità dei produttori si rispecchia al 100% in questa bottiglia, dalla semplice linea grafica della sua etichetta, al carattere deciso del suo vino, figlio del terroir e delle persone che nel tempo se ne sono prese cura. 

Non rientrerà nella lista dei 100 vini dell'anno e speriamo che non ci entri mai, così all'agricola Sant'Anna nessuno si monterà la testa e continueranno a produrre vino con genuino entusiasmo. Noi beviamo, apprezziamo e siamo orgogliosi che in terra Toscana ci siano ancora vignaioli autentici, a cui interessa fare il vino "vero" e non compiacersi agli americani. Una forma di genuina e a volte inconsapevole resistenza ad un mercato del vino troppo "globalizzato".

Nessun commento:

Posta un commento

PIACIUTO L'ULTIMO POST?? ALLORA LEGGITI ANCHE QUESTI >>

Clicca sulla foto per accedere al post....

3 PACCHE SULLA SPALLA!! STAPPATI 2015.... ECCO LA PLAYLIST!!

3 PACCHE SULLA SPALLA!! STAPPATI 2015.... ECCO LA PLAYLIST!!
Il solito grande classico di fine anno... puntuale come il mercante in fiera, eccovi la playlist di questo 2015...

GATTINARA RISERVA 2006 - D.O.C.G. - Paride Iaretti

GATTINARA RISERVA 2006 - D.O.C.G. - Paride Iaretti
...ritroverete in questo sorso di Gattinara un vino autentico… Il collegamento imprescindibile di vigna, uomo e terra.

VIS 2011 - Barbera d'Asti Superiore D.O.C.G. - Crealto

VIS 2011 - Barbera d'Asti Superiore D.O.C.G. - Crealto
Ancora Crealto, ancora un grande vino... prendetemi alla lettera, la loro Barbera affinata in terracotta è una chicca che sorprende e affascina...

LA TERRA TREMA 2015 - 9°edizione

LA TERRA TREMA 2015 - 9°edizione
"Per noi acquistare una bottiglia di vino, significa acquistare consapevolezza e sapere, oltre che la gioia di godere di un vino come poesia"

PINOT NERO 2010 - Toscana I.G.T. - Voltumna

PINOT NERO 2010 - Toscana I.G.T. - Voltumna
Se avete passato uggiosi pomeriggi a consumare i vinili di Joy division, The Cure, Siouxsie and the Banshees, Bauhaus... non potete rimanere indifferenti al pinot nero di Voltumna.

VB1 VERMENTINO 2010 - Riviera Ligure di Ponente D.O.C. - Tenuta Selvadolce

VB1 VERMENTINO 2010 - Riviera Ligure di Ponente D.O.C. - Tenuta Selvadolce
Uno dei migliori assaggi della Riviera Ligure di Ponente... uno di quei casi in cui è il vino nel bicchiere che parla (...anche al posto del vignaiolo...)

ALTEA ROSSO 2012 - Sibiola I.G.T. - Altea Illotto

ALTEA ROSSO 2012 - Sibiola I.G.T. - Altea Illotto
Serdiana prov. di Cagliari, a pochi metri da dove nasce il vino status symbol dell'enologia sarda, troviamo una bella realtà di bio-resistenza contadina...

RIBOLLA GIALLA 2013 - I.G.P. delle Venezie - I Clivi

RIBOLLA GIALLA 2013 - I.G.P. delle Venezie - I Clivi
Una ribolla che è un soffio di vento... lontani anni luci dai bianchi "tamarrosi" a pasta gialla, tropicalisti, dolciastri, bananosi e polposi.

BARBARESCO CURRA' 2010 - D.O.C.G. - Cantina del Glicine

BARBARESCO CURRA' 2010 - D.O.C.G. - Cantina del Glicine
...piccola, artigianale, familiare, storica… un passo indietro nel tempo... la bottiglia giusta per l'autunno che verrà...

FIANO DI AVELLINO 2012 - D.O.P. - Ciro Picariello

FIANO DI AVELLINO 2012 - D.O.P. - Ciro Picariello
Niente enologo, niente concimi, approccio artigianale e tanta semplicità affinché il vino possa esprimere al meglio il territorio. Se dici Fiano, Ciro Picariello è un punto di riferimento assoluto.

DOS TIERRAS 2011 - Sicilia I.G.T. - Badalucco de la Iglesia Garcia

DOS TIERRAS 2011 - Sicilia I.G.T. - Badalucco de la Iglesia Garcia
...una fusione eno-culturale vincente, un vino che intriga, incuriosisce e si lascia amare, un vino del sole e della gioia, della bellezza territoriale e popolare che accomuna Spagna e Sicilia.

RENOSU BIANCO - Romangia I.G.T. - Tenute Dettori

RENOSU BIANCO - Romangia I.G.T. - Tenute Dettori
...quello che entusiasma del Renosu Bianco è tutto il suo insieme, dalla sua naturalità alla sua originalità, mantenendo una piacevole semplicità nel sorso...

CINQUE VINI, TRE SORELLE, UN TERRITORIO > TUTTI I ROSSI DEL CASTELLO CONTI... IL POST DEFINITIVO

CINQUE VINI, TRE SORELLE, UN TERRITORIO > TUTTI I ROSSI DEL CASTELLO CONTI... IL POST DEFINITIVO
Conosco e bevo "Castello Conti" da alcuni anni, e provo una profonda ammirazione per i loro vini e per il lavoro "senza trucchi" di Elena e Paola. Da una recente visita con degustazione presso la loro cantina di Maggiora, é nata una sorta di collaborazione appassionata, che mi ha permesso di gustare l'intera produzione di rossi del Castello, che oggi in questo mega-post ho il piacere di raccontarvi alla mia maniera...

ACQUISTI IN CANTINA... A VOLTE I CONTI NON TORNANO !!

ACQUISTI IN CANTINA... A VOLTE I CONTI NON TORNANO !!
da "Le vie del vino" di Jonathan Nossiter... < - In cantina questo Volnay, che qui é a 68 euro, ne costa più o meno 25. Quindi non sono i De Montille ad arricchirsi. Ma quando arriva a Parigi o a New York, il vino costa almeno il doppio che dal produttore. - Quindi per noi che abitiamo in Francia val la pena di andare a comprare direttamente da lui. - Si in un certo senso, il ruolo dell'enoteca in città è quello di aprirti le porte per farti scoprire il tuo gusto personale, e di esserti utile quando hai bisogno di qualcosa rapidamente. Poi spetta a te stabilire una relazione diretta con il produttore >

NON STRESSATECI IN ENOTECA !!

NON STRESSATECI IN ENOTECA !!
...Anche se sono un po’ più giovane e indosso il parka con le pins non significa che entro per mettermi sotto il giubbotto le bottiglie di Petrus fiore all’occhiello della vostra enoteca, quindi evitate di allungare il collo o sguinzagliarmi alle spalle un commesso ogni volta che giro dietro allo scaffale.